venerdì 11 ottobre 2013

RUSH

Regia di Ron Howard
Produzione:  USA 2012 01 Distribution
Sceneggiatura: Peter Morgan
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Mark Digby
Montaggio: Daniel P. Hanley, Mike Hill
Con: Chris Hemsworth, Daniel Bruhl, Olivia Wilde, Pierfrancesco Favino

Durata: 123’









Il due volte premio oscar Ron Howard torna a far coppia con lo sceneggiatore Peter Morgan, una delle penne cinematografiche migliori nel panorama odierno, ed anch’esso due volte nominato agli oscar. Dopo la felice esperienza di Frost/Nixon, duello storico tra due personaggi realmente esistiti, come in questo adrenalinico Rush ambientato nel mondo spietato e leggendario della Formula 1 e tutto incentrato sulla rivalità tra il talentuoso playboy inglese James Hunt (Chris Hemsworth) e il cinico e intransigente pilota austriaco Niki Lauda (Daniel Bruhl). La vicenda si sofferma sugli anni d’oro e glamour del circo della Formula 1 e precisamente sul tragico ed epico mondiale del 1976 che vede i due piloti battersi per il titolo iridato, mostrandoci le loro vite private e il loro approccio al mondo delle corse. Due caratteri opposti, due visioni differenti della vita e dello sport, amici e rivali a confronto in uno dei duelli più belli della storia sportiva.

Ci voleva nuovamente la raffinatezza della scrittura di Peter Morgan per valorizzare il talento dell’ex Richie Cunnigham che dopo le due statuette  e i blockbuster spazza botteghino (Il codice Da Vinci/Angeli e Demoni) sembrava offuscato e incatenato alle logiche nei meandri del mainstream senza alcuna velleità. Qui riesce a coniugare le due anime, seppur parlare di autorialità pare eccessivo, maneggiando le difficoltà del biopic movie oramai con leggiadria e competenza, con scene d’azione mai fine a se stesse, inquadrature mozzafiato ricche di prospettive differenti (primissimi piani, interno del casco, bordo pista, il muso della vettura) alternate ai bei momenti fuori dalle piste e nei confronti dialogati tra i due protagonisti. 

La scelta di una fotografia in grana grossa e con colori poco saturi risulta azzeccata, vintage e moderna al contempo con le musiche di Hans Zimmer perfettamente bilanciate tra velocità ed epicità. Un plauso anche ai due attori, decisamente a loro agio nei panni dei due piloti nonché fisicamente straordinariamente somiglianti. Ritmo, suspense, azione e una malinconia di sottofondo regalano al film un pathos narrativo teso e coinvolgente che fa della pellicola il miglior film sulla Formula 1 di sempre, restituendo appieno allo spettatore l’emozione di una sfida senza tempo. 
VOTO 7