Regia di John Hilcoat
Produzione: USA 2009 Videa
Sceneggiatura: Joe Penhall
Fotografia: Javier Aguirresarobe
Scenografie: Robert Greenfield
Musiche: Nick Cave, Warren Ellis
Genere: Drammatico
Con: Viggo Mortensen, Kodi Smith-McPhee, Charlize Theron
Durata: 111’
La struggente storia di un padre e del proprio figlio costretti a sopravvivere in un mondo retrocesso ad uno stato primordiale post-apocalittico ed un'umanità che deve fare i conti con le conseguenze della propria feroce natura, sono alla base del bellissimo romanzo dello scrittore statunitense Cormac McCarthy, vincitore del premio Pulitzer nel 2007 e la cui trasposizione sul grande schermo è stata affidata al talentuoso outsider John Hilcoat (The Proposition) che ne dirige un adattamento fedele e crudele aderendo alle atmosfere gelide ed aspre presenti nell'universo letterario di McCarthy.
Di fronte alla compattezza narrativa e lo stile asciutto del romanzo, il regista australiano sceglie saggiamente di eclissarsi mettendosi al servizio della storia, sorretta come un titano mitologico dall'interpretazione eccelsa di Viggo Mortensen, mai così bravo, mai così intenso, qui alla sua prova migliore. Ambientazioni desolate e suggestive carrellate sui cupi scenari di un mondo che muore lentamente, fanno da cornice ai sofferti tentativi di un padre di proteggere il figlio da una vita che non ha più un futuro da offrire. Unica concessione di dolcezza è riservato al ricordo, negli inserti onirici memori di un passato recente che sferza più che alleviare.
E' un film cupo e intenso, che fa male, come ogni cosa sublime che squarcia le resistenze della nostra integrità e ci mette a nudo. Dopo essere stato accolto lo scorso anno alla Mostra del cinema di Venezia è stato a lungo tenuto lontano dai nostri schermi perché ritenuto dai produttori una pellicola troppo triste.
L'unica tristezza è che in un'Italia di cinepanettoni e moccianate le perle siano ricacciate nell'oceano e che continuino a brillare sottotraccia solo per i pochi che si immergono a scovarle, l'unica consolazione è che nell'imbarbarimento culturale di questa epoca, cinema compreso, la loro luce ci ricorda che c'è ancora una bellezza a questo mondo. Purché rara e purché celata. Forse l'unica maniera di possibile.
VOTO 8
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