Regia di
Ron Howard
Produzione: USA 2012
01 Distribution
Sceneggiatura: Peter Morgan
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Mark Digby
Scenografia: Mark Digby
Montaggio:
Daniel P. Hanley, Mike Hill
Con: Chris
Hemsworth, Daniel Bruhl, Olivia Wilde, Pierfrancesco Favino
Durata: 123’
Il due volte premio oscar Ron Howard torna a far coppia con
lo sceneggiatore Peter Morgan, una delle penne cinematografiche migliori nel
panorama odierno, ed anch’esso due volte nominato agli oscar. Dopo la felice
esperienza di Frost/Nixon, duello storico tra due personaggi realmente esistiti,
come in questo adrenalinico Rush ambientato nel mondo spietato e leggendario
della Formula 1 e tutto incentrato sulla rivalità tra il talentuoso playboy
inglese James Hunt (Chris Hemsworth) e il cinico e intransigente pilota
austriaco Niki Lauda (Daniel Bruhl). La vicenda si sofferma sugli anni d’oro e
glamour del circo della Formula 1 e precisamente sul tragico ed epico mondiale
del 1976 che vede i due piloti battersi per il titolo iridato, mostrandoci le
loro vite private e il loro approccio al mondo delle corse. Due caratteri
opposti, due visioni differenti della vita e dello sport, amici e rivali a
confronto in uno dei duelli più belli della storia sportiva.
Ci voleva nuovamente la raffinatezza della scrittura di Peter
Morgan per valorizzare il talento dell’ex Richie Cunnigham che dopo le due
statuette e i blockbuster spazza
botteghino (Il codice Da Vinci/Angeli e Demoni) sembrava offuscato e
incatenato alle logiche nei meandri del mainstream senza alcuna velleità. Qui
riesce a coniugare le due anime, seppur parlare di autorialità pare eccessivo, maneggiando
le difficoltà del biopic movie oramai con leggiadria e competenza, con scene d’azione
mai fine a se stesse, inquadrature mozzafiato ricche di prospettive differenti
(primissimi piani, interno del casco, bordo pista, il muso della vettura)
alternate ai bei momenti fuori dalle piste e nei confronti dialogati tra i due
protagonisti.
La scelta di una fotografia in grana grossa e con colori poco
saturi risulta azzeccata, vintage e moderna al contempo con le musiche di Hans
Zimmer perfettamente bilanciate tra velocità ed epicità. Un plauso anche ai due
attori, decisamente a loro agio nei panni dei due piloti nonché fisicamente
straordinariamente somiglianti. Ritmo, suspense, azione e una malinconia di
sottofondo regalano al film un pathos narrativo teso e coinvolgente che fa
della pellicola il miglior film sulla Formula 1 di sempre, restituendo appieno
allo spettatore l’emozione di una sfida senza tempo.
VOTO 7
VOTO 7
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