Regia:
Andrew Niccol
Distribuzione: Medusa
Sceneggiatura: Andrew Niccol
Fotografia: Roger Deakins
Montaggio: Zach Staenberg
Scenografie: Vlad Bina
Distribuzione: Medusa
Sceneggiatura: Andrew Niccol
Fotografia: Roger Deakins
Montaggio: Zach Staenberg
Scenografie: Vlad Bina
Musiche:
Craig Armstrong
Costumi:
Sarah Akhteh
Con: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Olivia Wilde, Johnny Galecki
Durata: 109'
Con: Justin Timberlake, Amanda Seyfried, Olivia Wilde, Johnny Galecki
Durata: 109'
“Il
tempo è danaro” recita un vecchio adagio ma se davvero in un
futuro prossimo l'intero sistema economico e sociale si basasse sul
tempo come moneta?
E' questo l'intrigante incipit da cui parte il regista e
sceneggiatore di culto Andrew Niccol, autore dello script di The
Truman show e dietro la macchina da presa nei film cult Gattaca
– La porta dell'universo e Lord of War, che dopo sei anni
d'assenza torna con un nuovo action-movie futuristico in cui le
realtà manipolate e l'antropologia fantascientifica, suoi temi
dominanti, vengono riproposte sullo schermo all'interno di una
società futuribile in cui l'umanità è sottoposta ad una "struggle
for life" frenetica e inquietante .
Questa
volta sceglie come protagonista la stella del pop Justine
Timberlake che interpreta l'intrepido Wills Salas, un giovane
abitante di un futuro distopico in cui il gene dell'invecchiamento è
stato debellato. Allo scattare del venticinquesimo anno d'età si
smette d'invecchiare e sul braccio di ognuno appare un countdown con
i giorni, le ore e i minuti che mancano alla fine della propria
esistenza. Will abita con la madre in un quartiere povero in cui la
corsa alla sopravvivenza è giornaliera, ogni mattina ha solo 22 ore
per lavorare e cercare di guadagnarsi altro tempo prezioso per vivere
ancora un giorno. A qualche miglio di distanza pero' c'è la società
perfetta dei miliardari di New Greenwich con all'attivo centinaia di
anni e più da spendere che ambisce all'eternità e vive giornate
oziose lontane da pericoli per timore di perderla.
All'interno
di una società futuribile e una divisione architettonica rigorosa degli spazi, Niccol s'interroga nuovamente sul destino dell'umanità, in cui
smettiamo di essere persone e diventiamo merce, scambiabile e
trattabile nel mercato della vita. Come già nel suo piccolo
capolavoro sci-fi di qualche anno fa, Gattaca, la società è
suddivisa in due classi, i poveri mortali e i ricchi immortali,
scartando l'ipotesi di superiorità genetica per propendere verso
quella socio-economica come disuguaglianza sociale. Lo spunto di
partenza è stimolante e conturbante ma il risultato finale non è
all'altezza delle aspettative. I contenuti etici, morali ed estetici
non vengono approfonditi a dovere a discapito di una
spettacolarizzazione eccessiva e a volte perfino fuori luogo. Nel
dipanarsi la storia perde mordente ed originalità cadendo nel
convenzionale e nella prolissità avvitandosi su sé stesso con
conseguente prevedibilità dello sviluppo narrativo che alla lunga risulta
farraginoso e asettico.
Justin
Timberlake e Amanda Seyfried dal canto loro non hanno il carisma e
l'appeal necessario per reggere la pellicola e contribuire a dare
spessore alla psicologia dei personaggi.
Quella
che poteva ambire a diventare una nuova pellicola di culto di genere
si rivela un ordinario film d'intrattenimento di fantascienza, come
un amante gentile che seduce, illude ed abbandona presto.
VOTO 6
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