giovedì 22 gennaio 2015

3 serie tv imperdibili

SILICON VALLEY
La serie nerd per eccellenza targata HBO. Cinque trentenni nella mecca della tecnologia cercano di sfondare con una start up innovativa ma sgangherata e un’idea potenzialmente geniale contesa dai due grandi leader e guru della Silicon Valley indi per cui del mondo. Una parodia in 8 episodi tra il serio e il faceto, scritta da un ex informatico, Mike Judge, che conosce bene il mondo geek avendo lavorato proprio nella Silicon Valley. 
L’anello di congiunzione tra “The Big Bang Theory” e “The Social Network”.
THE KNICK
Il medical drama visto dal regista premio oscar Steven Soderbergh ci conduce all’interno del The Knickerboker Hospital di New York all’inizio del novecento nel quale lavora l’eccentrico e geniale dottor John Tuckery, interpretato abilmente da Clive Owen.
Una serie innovativa, musica techno minimal in sottofondo e regia sperimentale frutto del talento visionario di Soderbergh. Un colpo allo stomaco che nulla lascia all’immaginazione nella sala operatoria per disegnare il lungo e doloroso cammino della medicina. Imperdibile per qualsiasi cinefilo.
FARGO
La serie antologica tratta dall’omonimo film dei fratelli Coen e ambientata a dieci anni di distanza, racconta di come i maglioni con le renne, il caffè bollente e la neve possano apparire una scenografia perfetta per una dark comedy e situazioni tra il grottesco ed il thriller con sfumature noir. Con un Billy Bob Thornton e un Martin Freeman in gran spolvero, con le piaghe d’Egitto e le cavallette che arrivano dal cielo a punirci tutti, this is a true story o forse assomiglia solo a una storia che uno sconosciuto potrebbe raccontarvi in sala d’attesa. Vincitore del Golden Globe e l'Emmy Award come miglior mini serie

mercoledì 21 gennaio 2015

The Imitation Game

Regia: Morten Tyldum
Produzione: Black Bear Production
Distribuzione: Videa
Sceneggiatura: Graham Moore
Fotografia: Oscar Faura
Montaggio: William Goldenberg
Musiche: Alexandre Desplat
Con: Benedict Cumberbacht, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Matthew Beard, Rory Kinnear, Allen Leech
Durata: 114'









La vicenda storica e soprattutto umana di Alan Turing è alquanto incredibile e sorprendente: matematico, logico e padre dell'informatica lo scienziato omosessuale britannico è stato decisivo nelle sorti della Seconda Guerra Mondiale riuscendo a decriptare la celebre macchina tedesca chiamata Enigma che pareva indecifrabile, eppure è lo scienziato meno conosciuto del Novecento nonostante i suoi meriti e l'impatto sulla vita civile e la Storia umana non siano secondi a quelli di Einstein, o altri colleghi più conosciuti, per intenderci e buona parte di ciò è dovuto alle carte secretate dallo Stato circa il suo ruolo decisivo all'interno del conflitto mondiale e appurati solo dopo 50 anni come previsto dalla legge.
Detto questo bisogna inoltre inserire un altra piccola premessa: lo script The Imitation Game scritto dallo sceneggiatore Graham Moore a su volta adattato dal romanzo "Alan Turing - Storia di un enigma" di Andrew Hodges raggiunse nel 2011 ad Hollywood la cima nella leggendaria Black List, ossia la lista stilata dai produttori degli Studios sulle sceneggiature più interessanti e non ancora prodotte. Dopo vari cambi di produzione alla fine decide di scommetterci la Black Bear Production che confeziona una pellicola che sembra studiata appositamente a tavolino per concorrere alle ambite statuette degli oscar.
Ma entriamo nel dettaglio.

La regia viene affidata al norvegese Morten Tyldum (Headhunters è il film norvegese che ha più incassato nella storia del paese) che si affida ad una regia scolastica, precisa e dettagliata seppur priva di guizzi e sorprende il suo posto nella cinquina di miglior regista redatta dall'Academy hollywoodiana. Chi non sorprende affatto, ed anzi si conferma ancora una volta uno degli attori più interessanti e in ascesa nel panorama cinematografico è Benedict Cumberbacht (Star Trek - Into the darkness, Sherlock) la cui nomination è sacrosanta capace di regalare sfumature e drammaticità ad un ruolo complesso come quello del geniale  idiot savant Turing accompagnato da un cast di comprimari eccellenti come Mark Strong (La Talpa) e Matthew Goode (A single man)  ed una protagonista femminile più in forma che mai, Keira Knightley che cresce ad ogni pellicola ed ottiene anch'essa una meritata nomination. Tutto il comparto tecnico è eccellente, dalla fotografia su scala di grigi dello spagnolo Oscar Faura, alle musiche del pluripremiato compositore Alexandre Desplat ma ciò che convince meno è proprio la sceneggiatura del quasi esordiente Graham Moore, la struttura narrativa alla flash forward e flash back divise in tre parti primarie è debole e sommaria, non approfondisce mai nessuna situazione con rigore e neanche riesce a caricare di pathos le vicende emotivamente più dense mancando di passione e soffermandosi su verbosissimi passaggi e didascalici tagli temporali. 

La cifra stilistica del film si mantiene sugli standard televisivi inglesi, che sono pur sempre alti, ma non incide mai e si tiene ben lontano dall'affondare le mani sulla tragica vicenda umana del matematico inglese, ogni connotazione emotiva, svolta storica o progressione narrativa viene premunita di una voce fuori campo didattica e talvolta fastidiosa, scansando ogni ambizione di narrare con la forza delle immagini.
Occupato forse a piacere a tutti ed a tutti i costi (in molti hanno gridato alla similarità dell'operazione Il Discorso del Re che stravinse agli oscar) e con troppa carne al fuoco (geopolitica, storia, tecnologia, scienza, morale e molto altro) non trova mai una chiave di volta, limitandosi ad assecondare l'istrionico protagonista in una confezione elegante e curata in ogni minimo dettaglio ma privo di anima e scosse che lascino un segno cinematografico importante. Rimane un ottimo biopic illustrativo privo di mordente ma saturo di manierismo.


VOTO 6,5

giovedì 15 gennaio 2015

Oscar 2015 - Tutte le nomination

TUTTE LE NOMINATION

  • MIGLIOR FILM
    AMERICAN SNIPER di Clint Eastwood
    BIRDMAN di Alejandro Inarritu
    BOYHOOD di Richard Linklater
    GRAN BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson
    THE IMITATION GAME di Morten Tyldum
    SELMA di Ava DuVernay
    LA TEORIA DEL TUTTO di James Marsh
    WHIPLASH di Damien Chazelle
Miglior attore protagonista
Michael Keaton, Birdman
Benedict Cumberbatch, The Imitation Game 

Steve Carell, Foxcatcher
Bradley Cooper, American Sniper

Eddie Redmayne, La Teoria del Tutto
Miglior attrice protagonista
Julianne Moore, Still Alice
Reese Witherspoon, Wild
Rosamund Pike, Gone Girl (L’amore bugiardo)
Felicity Jones, The Theory of Everything (La teoria del tutto)
Marion Cotillard, Deux jours, une nuit (Due giorni, una notte)
Miglior attore non protagonista
J.K. Simmons, Whiplash
Edward Norton, Birdman
Mark Ruffalo, Foxcatcher
Ethan Hawke, Boyhood
Robert Duvall, The Judge
Miglior attrice non protagonista
Patricia Arquette, Boyhood
Emma Stone, Birdman
Meryl Streep, Into The Woods
Keira Knightley, The Imitation Game
Laura Dern, Wild
Miglior regia
Richard Linklater, Boyhood
Alejandro Gonzalez Inarritu, Birdman
Wes Anderson, The Grand Budapest Hotel

Bennett Miller, Foxcatcher
Morten Tyldum, The Imitation Game
Miglior film straniero
Ida (Polonia)
Tangerine Mandarin (Estonia)
Leviathan (Russia)
Timbukty (Mauritania)
Wild Tales (Argentina)
Miglior sceneggiatura originale
Birdman
Boyhood
The Grand Budapest Hotel
Foxcatcher
Nightcrawler (Lo sciacallo)
Miglior sceneggiatura non originale
The Imitation Game

The Theory of Everything (La teoria del tutto)
Inherent Vice (Vizio di forma)
Whiplash
American Sniper
Miglior film d’animazione
Big Hero 6
How to Train Your Dragon 2 (Dragon Trainer 2)
The Boxtrolls – Le scatole magiche
Song of the Sea
The Tail of the Princess Kaguya
Miglior scenografia
The Grand Budapest Hotel
Mr. Turner
Into The Woods
Interstellar
The Imitation Game

Miglior fotografia
Birdman
Unbroken
The Grand Budapest Hotel
Ida
Mr. Turner
Miglior sonoro
American Sniper

Birdman
Unbroken
Fury
Interstellar
Miglior montaggio sonoro
American Sniper
Interstellar
Unbroken
The Hobbit: The Battle of the Five Armies (La battaglia delle cinque armate)
Birdman
Miglior colonna sonora
Johann Johannsson, The Theory of Everything (La teoria del tutto)
Alexandre Desplat, The Imitation Game 
Hans Zimmer, Interstellar
Alexandre Desplat, The Grand Budapest Hotel
Gary Yershon, Mr. Turner
Miglior canzone originale
John Legend & Common, “Glory” (Selma)
Rita Ora, “Grateful” (Beyond The Lights)
“Lost Stars” (Begin Again)
“Everything Is Awesome” (The Lego Movie)
“I’m Not Gonna Miss You” (Glen Campbell.. I’ll Be Me)
Migliori costumi
Into The Wood
Maleficent
The Grand Budapest Hotel
Mr. Turner
Inherent Vice (Vizio di forma)
Migliori effetti speciali
Interstellar
Dawn of the Planet of the Apes
 (Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie)
Guardians of the Galaxy (Guardiani della galassia)
X-Men: Days of Future Past (Giorni di un futuro passato)
Captain America: The Winter Soldier
Miglior montaggio
Boyhood
Whiplash
The Imitation Game
American Sniper
Grand Budapest Hotel
Miglior trucco
Guardians of the Galaxy (Guardiani della galassia)
Foxcatcher
The Grand Budapest Hotel

Miglior documentario
Citizenfour
Finding Vivian Maier
Il Sale della Terra
Virunga
Lost Days in Vietnam
Miglior cortometraggio
Aya (Israele)
Boogaloo and Graham (Irlanda)
La Lampe au Beurre de Yak (Francia)
Parvaneh (Svizzera)
The Phonecall (Regno Unito)
Miglior cortometraggio documentario
Crisis Hotline: Veterans Press 1
Joanna
Our Curse
The Reaper (La Parca)
White Earth
Miglior cortometraggio animato
The Bigger Picture
The Dam Keeper
Feast
Me And My Moulton
A Single Life

L’87esima edizione degli Academy Awards si terrà il 22 febbraio al Dolby Theatre dell’Hollywood & Highland Center e verrà trasmessa, negli USA, dalla ABC.

lunedì 12 gennaio 2015

Golden Globes 2015 | Tutti i premi e i vincitori



Consueta piacevole nottata per la 72esima cerimonia di consegna dei Golden Globes 2015 per quanto concerne l'anno cinematografico e televisivo da parte della HFPA (Hollywood Freign Press Association). Lo show condotto dal duo femminile composto da Tina Fey e Amy Pohler è scivolato via senza troppi sussulti, nonostante nei loro monologhi siano stati toccati temi scottanti come la Corea del Nord e le accuse sessuali in cui è coinvolto Bill Cosby. E' stata la nottata delle sorprese, soprattutto in ambito televisivo dove True Detective rimane a secco a favore di The Affair e Transparent (ancora inedite in Italia) mentre Fargo ottiene un meritato riconoscimento come miglior mini-serie.
Qualche sorpresa anche in ambito cinematografico ma i favoriti Boyhood (3 Golden Globes di Miglior film, Miglior regia e migliore attrice) e Birdman (2 statuette di miglior attore e miglior sceneggiatura) rispettano i pronostici della vigilia con lo stralunato Wes Anderson che si aggiudica il premio di Miglior film commedia con il delizioso Grand Budapest Hotel.

Eccovi di seguito ad ogni modo tutti i vincitori delle categorie:

CINEMA:
Miglior Film – Dramma
Boyhood
Miglior Film – Commedia/Musical
The Grand Budapest Hotel
Miglio Attore in un Film Drammatico
Eddie Redmayne, La Teoria del Tutto
Miglior Attore in una Commedia
Michael Keaton, Birdman
Migliore Attrice in un Film Drammatico
Julianne Moore, Still Alice
Migliore Attrice in una Commedia
Amy Adams, Big Eyes
Migliore Attore non Protagonista
J.K. Simmons, Whiplash
Migliore Attrice non Protagonista
Patricia Arquette, Boyhood
Miglior Regista
Richard Linklater, Boyhood
Miglior Sceneggiatura
Birdman
Miglior Colonna Sonora
Jóhann Jóhannsson, La Teoria del Tutto
Miglior Canzone Originale
Glory, Selma (John Legend, COmmon)
Miglior Film Straniero
Leviathan, Russian
Miglior Film Animato
Dragon Trainer 2
TELEVISIONE:
Miglior Serie Tv Drammatica
The Affair
Migliore Attore in una Serie Tv Drammatica
Kevin spacey, House of Cards
Miglior Attrice in una Serie Tv Drammatica
Ruth Wilson, The Affair
Miglior Serie Tv Commedia
Transparent
Miglior Attore in una Serie Tv Commedia/Musical
Jeffrey Tambor, per il ruolo di Mort/Maura in Transparent
Migliore Attrice in una Serie Tv Commedia/Musical
Gina Rodriguez , Jane the Virgin
Miglior Miniserie o Film Tv
Fargo
Miglior Attore in una Miniserie o Film Tv
Billy Bob Thornton, Fargo
Migliore Attrice in una Miniserie o Film Tv
Maggie Gyllenhaal, The Honorable Woman
Miglior Attore non protagonista in una Miniserie o Film Tv
Matt Bomer, The Normal Heart
Migliore Attrice non protagonista in una Miniserie o Film Tv
Johane Frogat, Downton Abbey

venerdì 2 gennaio 2015

Top Ten film 2014 - I migliori film del 2014

10 - SAVING MR. BANKS

Un "Classico Disney" è per antonomasia oramai una pellicola che rimanda alle storie indimenticabili, speciali e alla fantasia che spalanca le porte del mondo dei sogni e dei buoni propositi. Qui la celebre casa creata dal nulla da Walt Disney (qui interpretato da Tom Hanks) racconta se stessa o perlomeno la genesi e la vera storia dei diritti del romanzo di uno dei film cardine del suo immaginario: Mary Poppins. Una Emma Thompson da oscar, comprimari d'eccezione (Paul Giamatti, Colin Farrell, Jason Schwartzman) e una storia potente che emoziona e vi farà vedere la celebre governante sotto una nuova lente.

9 - GUARDIANI DELLA GALASSIA

Uscito lo scorso anno e colpevolmente in ritardo qui da noi (ultimo paese al mondo) avrebbero dovuto occupare un posto minore nella filmografia di casa Marvel all'interno di quella che è comunemente chiamata Fase 2 ed essere un semplice spartiacque tra l'ultimo serioso Capitan America  e l'attesissimo Avengers: Age of Ultron (in uscita ad aprile 2015) ed invece è divenuto campione d'incassi (700 milioni di dollari, terzo incasso di sempre per la Marvel dietro solo a Iron Man 3 e The Avengers) e meravigliato la critica che lo considera il "miglior film della Marvel" fino ad ora. Grazie alla regia dell'outsider James Gunn questa è la commedia dell'anno.


8 - DALLAS BUYERS CLUB

Quello di Jean Marc Vallée è un film che proviene da lontano, ci sono voluti ben 20 anni per portare sul grande schermo la vera storia di Ron Woodroof grazie alla tenacia dello sceneggiatore Craig Borten, che ha attraversato un’odissea interminabile di rifiuti, cambiamenti e sventure prima di vederlo finalmente realizzato.
Un piccolo film indipendente, dal basso budget e girato in soli 25 giorni ma capace di ottenere 6 nomination agli oscar, accaparrandosi ben 3 statuette tra cui quelle dei migliori interpreti andati a scanso di equivoci agli straordinari Matthew McConaughey (dimagrito 22 chili per il ruolo) e Jared Leto. Non un film sull'Aids ma sugli uomini che l'anno combattuta. Imperdibile.



7 - X-MEN - Giorni di un futuro passato

Settimo film della saga sui mutanti di casa Marvel e ritorno all'ovile del padre cinematografico Bryan Singer che prende spunto dall'albo omonimo che rappresenta uno dei punti più alti non solo della saga ma del fumetto stesso. Incrociando due generazioni di mutanti e alternando spazi temporali diversi (con un cast nutrito e stellare come pochi) Synger chiude il cerchio iniziato nel 2000 riportando in auge la saga con probabilmente il suo episodio migliore che rende giustizia anche a livello cinematografico di una delle saghe più colte e complesse del mondo fumettistico.




6 - 12 ANNI SCHIAVO


Il film vincitore del premio oscar consacra definitivamente dopo solo tre pellicole, il talento del regista britannico Steve McQueen che continua il suo personale percorso con la poetica sul corpo umano e le sue sofferenze nonché il film definitivo sulla schiavitù in America che contiene il piano sequenza più straziante del cinema degli ultimi anni. Ineluttabile rimanere impassibili o inermi.



5 - L'AMORE BUGIARDO - Gone Girl

David Fincher giunto al suo decidmo lungometraggio non sbaglia un colpo, questa volta porta sul grande schermo il bel romanzo di Gillian Flynn. Come sempre nella poetica della filmografia del regista anche qui la dissimulazione come elemento cardine. Un thriller all'apparenza ma che si emancipa dai meccanismi del giallo classico per scandagliare i lati oscuri della società odierna mischiando i registri narrativi permeando la pellicola di una tensione costante. Ah, la splendida Rosamunde Pilke qui è indimenticabile e decisamente oscar.


4 - SYNECDOCHE, NEW YORK

L’esordio alla regia del geniale Charlie Kaufman (sceneggiatore di Se mi lasci ti cancello e Essere John Malkovic) vicino alla Palma d’oro a Cannes nel 2008 esce in Italia con colpevole ritardo solo a causa della morte del suo protagonista, l’immenso Philip Seymour Hoffman
Un’opera enigmatica, decisamente metaforica in cui il reale e l’irreale si fondono per dar vita ad una pellicola ibrida e complessa ma dal profondo ed inquietante fascino. Folle e geniale come il suo enigmatico autore.



3 - INTERSTELLAR

Era il film più atteso dell’anno e non ha deluso le aspettative. Nolan consegna alla storia del cinema un’altra opera grandiosa,  ambiziosa e di ampio respiro.
La fantascienza basata sulle vere teorie di Kip Thorne e narrata con le moderne tecnologie certo, ma un film girato in pellicola da 70 mm (l’ultimo in questo formato nel cinema) nei teatri di posa e con il piglio classico omaggiando i grandi come Kubrick e Tarkovskij. Un epopea spaziale, non priva di sbavature, ma pur sempre magnifica che rientra appieno nel corpus tematico del regista inglese come sempre a suo agio nei blockbuster d’autore.


2 - BOYHOOD

Non solo un film  ma anche un esperimento insolito e arduo che si dispiega nell'arco di dodici anni e porta a compimento la poetica della temporalità, fulcro centrale e cifra stilistica del regista Richard Linklater.
Vincitore dell'Orso d'argento a Berlino ed in profumo di oscar, l'autore texano fa suoi i concetti di Heidegger di "essere e tempo" e mostra un ragazzino che diviene sé stesso nella maniera più naturale e quindi più poetica possibile. Un film unico ed emozionante che non racconta una semplice storia, ma la madre di ogni storia che è la vita. 






1 - LEI


Il ritorno del visionario Spike Jonze, nel film più intimo e sofferto, scritto di suo pugno guadagnandosi l’oscar per la miglior sceneggiatura. Una strana storia d’amore combinata ad una meditazione sulla società e sulla tecnologia,  le sue prospettive e derive. Una meravigliosa e melanconica riflessione su ciò che siamo e dove stiamo andando. Uno sguardo sincero e romantico sulla vita e la sua complessità indagate nel profondo. Un amore autentico, seppur virtuale in uno degli amori più originali, divertenti e struggenti degli ultimi anni che va a toccare le corde più intime della natura umana servendosi con poesia della tecnologia. Il film dell'anno e non solo.