martedì 24 gennaio 2017

OSCAR 2017 - Tutte le nomination

Terminata da poco l'attesa per le nomination ai Premi Oscar 2017, l’edizione numero 89: titoli e nomi resi noti in diretta da diverse città del mondo, non solo dalle americane Los Angeles, New York e Chicago, ma anche da Londra e Tokyo.
Domina La La Land con ben 14 nomination e a sorpresa fra i documentari c’è il nostro Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
Di seguito tutte le nomination per categoria. (Cliccare sull'immagine per ingrandire

Miglior Film


Miglior Regia


Miglior Sceneggiatura


Miglior Attrice


Miglior Attore


Miglior Sceneggiatura non originale


Miglior Fotografia


Miglior Film Straniero


Miglior Film Animazione


Miglior Colonna Sonora


Miglior Attore Non Protagonista


Miglior Attrice Non Protagonista


Miglior Montaggio


Migliori Costumi


Miglior Scenografia


Migliori Effetti Speciali


Miglior Canzone Originale


Miglior Montaggio Sonoro


Miglior Corto Animato


Miglior Cortometraggio


Miglior Mixaggio Sonoro


Miglior Trucco e Acconciatura


giovedì 14 gennaio 2016

OSCAR 2016 - Tutte le Nomination


Ecco la lista completa di tutte le nomination degli Oscar 2016. Vi ricordiamo che la cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 28 febbraio presso il Dolby Centre di Los Angeles e la cerimonia sarà presentata dal comico americano Chris Rock che aveva già condotto l'edizione 2005.

MIGLIOR FILM 
  • The Big Short
  • Brooklyn
  • The Martian
  • Room
  • The Revenant
  • Il caso Spotlight
  • Mad Max: Fury Road
  • Il Ponte delle Spie
MIGLIOR REGIA
  • Adam Mckey - The Big Short
  • Alejandro G. Inarritu - The Revenant
  • Tom McCarthy -Il caso Spotlight
  • George Miller - Mad Max: Fury Road
  • Lenny Abrahamson -Room
MIGLIORE ATTRICE
  • Cate Blanchett – Carol
  • Jennifer Lawrence - Joy
  • Brie Larson – Room
  • Saoirse Ronan – Brooklyn
  • Charlotte Rampling  – 45 years
MIGLIOR ATTORE 
  • Bryan Cranston – Trumbo
  • Leonardo DiCaprio – The Revenant
  • Michael Fassbender – Steve Jobs
  • Eddie Redmayne – The Danish Girl
  • Matt Damon - The Martian
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
  • Rooney Mara - Carol
  • Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
  • Rachel McAdams - Il caso Spotlight
  • Alicia Vikander – Ex Machina
  • Kate Winslet – Steve Jobs
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
  • Mark Ruffalo – Il caso Spotlight
  • Tom Hardy - The Revenant
  • Mark Rylance – Bridge of Spies
  • Christian Bale – La Grande Scommessa
  • Sylvester Stallone – Creed
MIGLIOR SCENEGGIATURA
  • Ex Machina
  • Spotlight
  • Straight Outta Compton 
  • Inside Out
  • Il ponte delle Spie
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
  • Carol
  • Room
  • The Big Short
  • Brooklyn
  • The Martian
MIGLIOR FOTOGRAFIA
  • Carol
  • Mad Max: Fury Road
  • The Hateful Eight
  • The Revenant
  • Sicario
MIGLIOR SCENOGRAFIA
  • Il Ponte delle Spie
  • Mad Max: Fury Road
  • The Revenant
  • The Martian
  • The Danish Girl
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
  • Anomalisa
  • Boy and the Wild
  • Inside Out
  • When Marnie was there
  • Shaun the Sheep
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
  • “Love Me Like You Do” - 50 Sfumature di Grigio
  • “Manta Ray” - Racing Exctintion
  • “Til it happens to you” The Hunting Grounds
  • “Simple Song No. 3” - Youth - La giovinezza
  • “Writing’s on the Wall” -007 Spectre
MIGLIOR COLONNA SONORA
  • Carter Burwell – Carol
  • Alexandre Desplat – The Danish Girl
  • Ennio Morricone – The Hateful Eight
  • Johan Johansonn - Sicario
  • John Williams- Star Wars: Il ritorno della Forza
MIGLIOR FILM STRANIERO
  • Embrace of the serpent 
  • A war
  • Theeb
  • Mustang
  • Son of Saul

MIGLIORI COSTUMI
  • Carol
  • Cinderella
  • Mad Max: Fury Road
  • The Danish Girl
  • The Revenant

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
  • The Martian
  • Star Wars
  • Ex Machina
  • The Revenant
  • Mad Max: Fury Road

giovedì 10 dicembre 2015

Golden Globe 2015 - le nomination



Si sono da poco concluse le nomination per i GOLDEN GLOBE 2015 che aprono e anticipano la corsa agli oscar, tante le sorprese e pochi i film usciti già in Italia, molti infatti usciranno nel nostro Paese proprio a ridosso della notte degli oscar ossia tra gennaio e febbraio. Di seguito la lista delle nomination delle categrie più importanti.
MIGLIOR FILM – DRAMMATICO
  • Carol
  • Mad Max: Fury Road
  • The Revenant
  • Room
  • Spotlight
MIGLIOR FILM – COMMEDIA & MUSICAL
  • The Big Short
  • The Martian
  • Joy
  • Spy
  • Trainwreck
MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
  • Cate Blanchett – Carol
  • Rooney Mara – Carol
  • Brie Larson – Room
  • Saoirse Ronan – Brooklyn
  • Alicia Vikander – The Danish Girl
MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
  • Bryan Cranston – Trumbo
  • Leonardo DiCaprio – The Revenant
  • Michael Fassbender – Steve Jobs
  • Eddie Redmayne – The Danish Girl
  • Will Smith – Concussion
MIGLIORE ATTRICE IN UN MUSICAL O COMMEDIA
  • Jennifer Lawrence – Joy
  • Melissa McCarthy – Spy
  • Amy Schumer – Trainwreck
  • Maggie Smith – The Lady in the Van
  • Lily Tomlin – Grandma
MIGLIOR ATTORE IN UN MUSICAL O COMMEDIA
  • Christian Bale – The Big Short
  • Steve Carell – The Big Short
  • Matt Damon – The Martian
  • Al Pacino – Danny Collins
  • Mark Ruffalo – Infinitely Polar Bear
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
  • Jane Fonda – Youth
  • Jennifer Jason Leigh – The Hateful Eight
  • Helen Mirren – Trumbo
  • Alicia Vikander – Ex Machina
  • Kate Winslet – Steve Jobs
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
  • Paul Dano – Love & Mercy
  • Idris Elba – Beasts of no Nation
  • Mark Rylance – Bridge of Spies
  • Michael Shannon – 99 Homes
  • Sylvester Stallone – Creed
SCENEGGIATURA
  • Room
  • Spotlight
  • The Big Short
  • Steve Jobs
  • The Hateful Eight
FILM D’ANIMAZIONE
  • Anomalisa
  • The Good Dinosaur
  • Inside Out
  • The Peanuts Movie
  • Shaun the Sheep
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
  • “Love Me Like You Do” 50 Shades of Grey
  • “One Kind of Love” Love and Mercy
  • “See You Again” Furious 7
  • “Simple Song No. 3” Youth
  • “Writing’s on the Wall” Spectre
MIGLIOR COLONNA SONORA
  • Carter Burwell – Carol
  • Alexandre Desplat – The Danish Girl
  • Ennio Morricone – The Hateful Eight
  • Daniel Pemberton – Steve Jobs
  • Ryuichi Sakamoto e Alva Noto – The Revenant
MIGLIOR FILM STRANIERO
  • The Brand New Testament
  • The Club
  • The Fencer
  • Mustang
  • Son of Saul
Le nomination agli Oscar verranno annunciate il 14 gennaio 2016 alle 5.30 del mattino (ora del Pacifico). L’88esima edizione degli Academy Awards si terrà il 28 febbraio 2016 al Dolby Theatre dell’Hollywood & Highland Center e verrà trasmessa, negli USA, dalla ABC.

lunedì 19 ottobre 2015

Sopravvissuto - The Martian

Regia: Ridley Scott
Produzione: Scott Free Productions, Kinberg Genre
Distribuzione: 20th Century Fox
Sceneggiatura : Drew Goddard
Fotografia: Darius Wolski
Scenografie: Arthur Max
Montaggio: Pietro Scalia
Musiche: Harry Gregor-Williams
Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Jeff Daniels, Kate Mara, Kristen Wiig, 
Durata: 130'










Singolare la genesi di un film come The Martian - Sopravvissuto che nasce dall'e-book L'uomo di Marte autoprodotto e pubblicato da Andy Weir il cui clamore e successo in rete ne giustificano anche una pubblicazione in versione cartacea diventata poi un bestseller mondiale. Il libro è una dichiarazione d'amore, neanche troppo velata, alla scienza attraverso il filone fantascientifico. Del libro s'innamora Drew Goddard, tra gli sceneggiatori di Lost nonché già autore di quel piccolo capolavoro horror che risponde al nome di Quella casa nel bosco, e ne dispone una trasposizione cinematografica che avrebbe dovuto anche dirigere salvo poi concentrarsi in una nuova produzione. Ed è qui che entra in gioco Ridley Scott, che innamoratosi dello script abbandona il progetto del sequel di Prometheus e si butta a capofitto in questa nuova avventura che rappresenta il suo quarto film di science fiction dopo i capolavori divenuti capisaldi del genere come Alien e Blade Runner ed il meno riuscito e sopracitato Prometheus.

Quello che ne vien fuori è un blockbuster atipico, la storia di un astronauta-botanico abbandonato su Marte -interpretato da un Matt Damon sugli scudi in un ruolo congeniale - è elaborata come se fosse un moderno western di frontiera fantascientifico. Lontani dai sofismi fisico teorici e sentimentali di Nolan con il suo Interstellar la vicenda prende i contorni di un survivor movie, una sorta di Robinson Crusoe marziano che abdica i fasti dell'azione e la scorpacciata di effetti speciali per una rivisitazione fantascientifica intima in salsa ambientalista, una riflessione ed un ode alla scienza, all'avventura e l'ingegno umano. 


Un film che viaggia sul filo insolito dell'ironia contagiosa di cui il libro è infarcito, sorretto da una fotografia calda e magniloquente, una colonna sonora disco-music di culto e un tocco registico che mancava da tempo per cura dei dettagli e soluzioni tecniche nella filmografia recente dopo l'ultimo infelice Exodus dello scorso anno. Un film non semplice, con un vasto cast di prim'ordine ben diretto (Jessica Chastain, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Michael Pena, Kate Mara, Sean Bean, Chiwetel Ejiofor) e una sceneggiatura esemplare e lineare che ben intreccia le tre narrazioni parallele ed infine, dulcis in fundo,  doveroso mettere l'accento sulle molteplici citazioni nascoste e non, che lo rendono uno dei film più nerd degli ultimi tempi  questo anomalo blockbuster. 


VOTO 7







lunedì 5 ottobre 2015

Inside Out

Regia: Pete Docter
Produzione: Pixar Studios Animation

Distribuzione: Walt Disney Pictures
Sceneggiatura: Pete Docter, Josh Cooley, Meg LeFauve
Montaggio: KevinNolte
Produttore Esecutivo: John Lasseter, Andrew Stanton
Musiche: Michael Giacchino
Durata: 102'













Gli otto minuti di applausi e standing ovation ricevuti a Cannes 2015 - dov'è stato presentato fuori concorso - e gli incassi record registrati in tutto il mondo (l'Italia è stata tra gli ultimi Paesi in cui è uscito) facevano ben sperare dopo che gli ultimi lungometraggi (Brave - Ribelle, Cars 2 e Monster University) si consolidavano semmpre sugli ottimi standard per quanto concerne l'animazione, certo, ma privi di mordente, di quello scarto che l'aveva resa la casa di produzione più innovativa e d'avanguardia del cinema in generale e non solo per quanto riguarda il campo dell'animazione.
Sgomberando il campo da ogni dubbio, le premesse sono state mantenute e l'asticella della genialità della casa di produzione, ora sotto l'egida di mamma Walt Disney, viene ulteriormente alzata. Merito ancora una volta di uno dei più talentuosi registi e sceneggiatori, quel Pete Docter già regista di quei piccoli capolavori di Monster & Co. e Up nonché autore e demiurgo del miglior film d'animazione di sempre  - per il sottoscritto - che corrisponde al nome di Wall-E


Partendo da una vicenda autobiografica familiare, Docter mette in scena ciò che lo rende speciale, ossia l'infilmabile, in questo caso addirittura le emozioni umane rendendole dei personaggi animati con caratteristiche e psicologie proprie immerse nel mondo magicamente reale della mente umana.
Un'acrobazia narrativa complessa e impervia che viene maturata e creata da zero in ben cinque lunghi anni di lavoro (spesso il progetto si era bloccato e rischiava di saltare all'aria) e  grazie alla tenacia dei suoi produttori ci restituisce una cura per i dettagli computerizzati di forme, colori e sfumature concrete seppur impercettibili apparentemente (vedi la pelle delle emozioni umane) davvero notevole, una wonderland della psiche nella quale immegersi, perdersi ed emozionarsi verso il più classico degli homecoming di disneyana memoria.
Una sorta di Se mi lasci ti cancello declinato ad altezza bimbo che delizierà forse maggiormente il pubblico adulto, che scava negli archivi della nostra memoria d'infanzia e nei meandri dell'inconscio con un'intensità rara e coraggiosa. 


Un racconto di formazione mai banale, ambizioso e che non disdegna la potenza della malinconia che in più punti fa capolino, sino all'elogio della tristezza.
Siamo dalle parti del capolavoro, se non fosse per qualche leggera perdita di ritmo nella parte centrale, che ci fa uscire dalla sala con tanti sorrisi, una lacrima asciugata poco prima sul viso e tanta gratitudine nel cuore. Bentornata Pixar! 



VOTO 8
 

venerdì 29 maggio 2015

Mad Max: Fury Road

Regia: George Miller
Produzione: Warner Bros Usa 2014
Sceneggiatura: George Miller, Brendan McCarthy, Nico Lathouris
Fotografia: John Seale
Scenografie: Colin Gibson
Montaggio: Jason Ballantine, Margaret Sixel
Costumi: Jenny Beavan
Musiche: Junkie XL
Cast: Tom Hardy, Charlize Theron, Nicholas Hoult, Hugh Keas-Byrne, Rosie Huntington-Whiteley, Zoe Kravits, Megan Gale
Durata: 120'









Esattamente 30 sono gli anni passati da Mad Max - Oltre la sfera del tuono l'ultimo film della saga australiana di creata dall'ex medico George Miller nell'isola-continente e che lanciò nel firmamento, nel lontano 79, la stella di Mel Gibson al debutto in quella pellicola Mad Max - Interceptor.
Né reboot né remake è un nuovo sguardo sull'universo post-apocalittico nato dalla fantasia del regista australiano che torna alle origini, dopo le incursioni nel cinema per famiglie con Babe - Maialino coraggioso ed essersi aggiudicato un oscar con lo splendido Happy Feet, e dopo una gestazione lunga una decina d'anni l'ambito ruolo di Max Rockatansky ricade sull'attore del momento Tom Hardy (dopo che Mel Gibson fu scartato per i problemi personali  e Heat Ledger scelto per il ruolo morì poco dopo) la cui scena viene però sovrastata dalla Fury il cui titolo rimanda, ossia l'immensa Charlize Theron nei panni della ribelle imperatrice Furiosa
Presentato fuori concorso in anteprima al Festiva del cinema di Cannes, la proiezione prevista alle 8 del mattino ha scatenato un putiferio in sala, trascinando il pubblico in  quel vortice di delirio, violenza e azione promesso a colpi di trailer e anticipazioni che lo hanno reso uno dei film più attesi dell'anno. E le promesse non sono solo state mantenute ma addirittura soverchiate da una messa in scena che riscrive un genere come quello dell'action movie ormai da anni in attesa di una scossa che lo ridestasse dal letargo e che inutilmente si è accampato sui fasti frivoli fracassoni della saga di Fast & Furious
Una storia essenziale, scarna eppure carica di mitologia e ricca di dettagli nonostante la trama ridotta all'osso (una fuga di 120 minuti a tavoletta nel deserto) e la quasi assenza di dialoghi ma forte di un comparto tecnico eccellente e ricco di trovate che fanno impallidire anche il più rocambolesco dei film d'azione dell'ultimo decennio. Un film che si libera del fastidioso e ingombrante ricorso al digitale per scegliere la manovalanza degli stunt-man degni del Cirque du Soleil che conferiscono alla pellicola quell'autenticità necessaria per un progetto simile. 

Miller infonde adrenalina e un'energia tali che vi ritroverete a saltare sulla poltroncina tra inseguimenti d'epica memoria e pirotecniche acrobazie ed esplosioni che ne decretano un capolavoro di tecnica cinematografica. La saga di Mad Max ha di fatto inventato l'immaginario di un mondo post-apocalittico fatto di deserti, automezzi, trucco pesante cuoio e delirio allucinato reinventando sé stesso aggiornandolo ai gusti e la specificità del nuovo millennio in due ore di pure invenzioni e rilanci continui che elevano l'action-movie ad una redenzione insperata spianando non solo la strada alla nuova saga ma indica pertanto le potenzialità ai nuovi autori che dovranno farne i conti inevitabilmente. 
Un film clamoroso tra il sublime e l'assurdo che vi farà uscire dalla sala al grido di "Valhalla!" come uno dei war boy della pellicola da gustare indiscutibilmente in una sala cinematografica e con un 3D assolutamente al suo apice odierno.


VOTO 8

mercoledì 27 maggio 2015

Tomorrowland - Il mondo di domani

Regia: Brad Bird
Produzione: Walt Disney Usa 2014
Sceneggiatura: Brad Bird, Damien Lindelof
Fotografia. Claudio Miranda
Scenografie: Scott Chamblers
Montaggio: Walter Murch
Costumi: Jeffrey Kurland
Musiche: Michael Giacchino
Cast: George Clooney, Britt Robertson, Hugh Laurie, Raffey Cassidy, Tim McGraw
Durata: 130'









Con l'arrivo della bella stagione arriva anche il blockbuster estivo targato Disney che dopo i flop al botteghino di Prince of Persia, John Carter e The Lone Ranger ora ci riprova mettendo in campo l'artiglieria migliore affidando la regia al talento di Brad Bird nato e custodito sotto l'egida della Disney  -sin da quando era quattordicenne- nonché regista doppio premio oscar con Gli Incredibili e Ratatouille che torna a girare in live action dopo la buona prova di  Mission: Impossible - Protocollo Fantasma rifiutando nel frattempo la proposta di girare la nuova trilogia di Star Wars, affidata poi al demiurgo J.J. Abrams, pur di concentrarsi su questo progetto. Un budget notevole di 200 milioni di dollari, Damien Lindelof l'autore di Lost e The Leftovers alla sceneggiatura, i premi oscar Michael Giacchino alle musiche e Claudio Miranda alla fotografia ed un cast con George Clooney fiore all'occhiello e Hugh Laurie fuori dai panni del dottor House sono ingredienti succulenti, pregiati e difficili da ignorare. 

Tomorrowland, è uno sci-fi che prende ispirazione dall'attrazione creata e voluta da Walt Disney a Disneyland, nel 1955, ed ora pronta a prendere vita sul grande schermo. Dato per certo al Festival di Cannes, il film Disney ha invece 'saltato' la vetrina della Croisette, seminando non pochi dubbi sui perché di una così clamorosa e inattesa assenza. Ed in effetti qualcosa non quadra.  La strana creatura di Bird e Lindelof è un ibrido che ambisce all'originalità dei temi e dalla morale positivista da sempre marchio dello spirito disneyano che fa da contraltare al catastrofismo odierno ma finisce per perdere la bussola e ritrovarsi nel vasto oceano del già visto, una sorta di Interstellar per adolescenti che mal gestisce i toni da screwball comedy e action-fantasy deludendo in entrambi i casi.
Anche la tanto vituperata e stupefacente Tomorrowland non viene valorizzata a dovere, e laddove viene infarcito di splendendi e geniali effetti speciali si perde in una trama inconsistente e con buchi narrativi irrisolti o poco credibili e fruibili dalla mente contorta e controversa di Lindelof. Quello che ne esce è un potenziale incredibile, sia a livello visivo che ecnico e narrativo sprecato. Il modello d'intrattenimento cinematografico classico e genuino, di matrice spielberiana anni 80, a cui la Disney ambisce ormai da tempo viene disattesa ancora una volta. Per Bird invece per fortuna è di nuovo in sella nell'animazione in casa Pixar con il sequel de Gli Incredibili.



VOTO 5,5