domenica 20 dicembre 2009

500 giorni insieme


Regia di Marc Webb
Titolo originale: (500) Days of summer
Produzione: USA 2009 20th Century Fox
Sceneggiatura: Scott Neustadter/Michael Weber
Montaggio: Alan Edward Bell
Fotografia: Eric Steelberg
Musiche: Michael Danna
Genere: Commedia romantica
Interpreti: Joseph Gordon-Levitt, Zooey Deschanel, Geoffrey Arend
Data di uscita: 27/11/2009
Durata: 95’





Questa è la storia di un ragazzo che incontra una ragazza, inizia con la voce stentorea e beffarda della voce fuori campo la vicenda che narra la tormentata relazione tra Tom (Joseph Gordon-Levitt), un ragazzo creativo che si guadagna da vivere scrivendo frasi per i bigliettini d’auguri, che crede ancora nella visione romantica dell’amore predestinato a cambiare tutto, e Sole (Zooey Deschanel) la nuova segretaria del capo, poco incline alle relazioni durature, con una personalità indipendente ed incostante che ha invece una prospettiva totalmente opposta e contraddittoria riguardo i rapporti interpersonali.
Destinato a divenire un piccolo cult anche da noi l’esordio cinematografico del pluripremiato regista di videoclip musicali Marc Webb, che sin dalla divertente didascalia iniziale lascia intuire la personale impronta artistica nel raccontare per musica ed immagini l’anatomia di una non love-story, dal sapore spiccatamente autobiografico, opera dello sceneggiatore Scott Neustadter, che ha saputo riversare nella figura del protagonista le proprie pene d’amor perduto, regalando a sé stesso ed al pubblico una sorta di catarsi collettiva.
Scegliendo una chiave divertente e scanzonata, seppur non manchino situazioni malinconiche ed emotivamente coinvolgenti, il film ha dalla sua una serie di espedienti narrativi (split-screen, voce fuori campo, elementi di musical, parodia, cartoon e narrazione non cronologica) che rendono fresco e leggero il ritmo narrativo, nel quale ben s’incastonano le canzoni che sono parte attiva della storia, con una colonna sonora di chiaro marchio indie (The Smiths e Black Lips su tutti) che rende ancor più gradevole le soluzioni originali adottate da Webb, che gioca a disfare e ricomporre la trama narrativa omaggiando il cinema che ama (dalla Nouvelle Vague a Bergman) e la musica della sua vita, senza perdere mai di vista il fil rouge della storia d’amore che si dipana durante i 500 giorni del titolo.
Il progetto è sorretto da una sceneggiatura ispirata con battute brillanti (nonostante qualche prevedibile stereotipo qua e là) che ha il merito di capovolgere i cliché cinematografici del genere, scontrandosi con le convenzioni sentimentali ricorrenti, e assegnando al ruolo maschile la parte sensibile e delicata, lasciando per una volta il disincanto ed il cinismo alla controparte femminile.
Ruoli ottimamente interpretati dallo stralunato e timido Gordon-Lewitt (candidato al Golden Globe), stella del cinema indipendente americano, e la dolce ed enigmatica Zooey Deschanel, che dopo il successo con Jim Carrey in “Yes Man”, vedremo presto in una nuova commedia d’ambientazione medievale al fianco di Natalie Portman e James Franco.
Webb con parsimonia riesce nell’intento di rinfrescare il genere con un linguaggio fresco e moderno, e benché sembri eccedere nel suo virtuosismo stilistico, garantisce un risultato omogeneo farcito di simbolismi culturali odierni interpretato con soluzioni impreviste e una particolare sensibilità, difficilmente riscontrabili in prodotti del genere.
Una perfetta canzone indie-pop adattata per il grande schermo candidata ai prossimi Golden Globe come Miglior Film (commedia o musical), di certo la miglior commedia sentimentale dell'anno.

VOTO 7

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