lunedì 1 marzo 2010

Tra le nuvole -Up in the air-

Regia : Jason Reitman

Produzione: USA 2009 Universal

Sceneggiatura: Jason Reitman/Sheldon Turner

Montaggio: Dana Glauberman

Fotografia: Eric Steelberg

Musiche: Rolfe Kent

Genere: Commedia

Interpreti: George Clooney, Vera Farmiga, Anna Kendrick

Data di uscita: 05/01/2010

Durata: 109’





Ryan Bingham (
George Clooney) è un tagliatore di teste seriale, colui che assunto dalle aziende in esubero di personale si prende la briga di licenziare personalmente, uno ad uno, i poveri lavoratori con disumano distacco e netta precisione. L'infame lavoro lo costringe a viaggiare continuamente da una parte all'altra del Paese, il che lo conduce a vivere una vita sospesa "tra le nuvole", passando da un aereoporto all'altro, sorta di "non luoghi", zone franche in cui il vivere quotidiano rimane relegato all'esterno. Ryan in un anno ha vissuto solo 43 giorni a casa sua ed il suo più grande desiderio è conquistare la fidelity card esclusiva che spetta a chi raggiunge i 10 milioni di miglia di volo.Il suo finto concetto di leggerezza, che esprime durante le sue conferenze, persuade a viaggiare leggeri, applicando lo stesso concetto alla vita reale. Niente legami familiari, sentimentali e coinvolgimenti emotivi, ridotti ad inutili zavorre che una volta disfatte rendono l'esistenza più semplice e libera. Scoprirà però gli errori nefasti delle sue teorie quando incontrerà una saggia e seducente collega Alex (Vera Farmiga) e dovrà fare da chioccia all'ambiziosa ed ingenua novellina Natalie (Anna Kendrick).

Jason Reitman è uno dei migliori registi della nuova generazione a stelle e strisce, figlio d'arte - suo padre è il celebre regista Ivan Reitman, quello di Gosthbuster per intenderci - dopo aver fatto sorridere e riflettere con le sue due precedenti pellicole: lo splendido e sottovalutato Thank you for smoking e Juno (vincitore del festival di Roma lo scorso anno e di un Oscar per la sceneggiatura) non abbandona il suo stile definito dramedy, ossia commedie drammatiche che coniugano ironia e amarezza, riuscendo a concepire un perfetto instant movie filosofico.

Nell'era della crisi globale, il giovane autore ci parla di aspetti profondi con tocco leggero ed ispirato, epurando cliché e banalità, di alcuni aspetti fondamentali come il lavoro: dalla sua ossessione alla disperazione per la perdita, di sentimenti e legami, apparenza e cinismo descritti in punta di piedi, senza moralismi e forzature ma con una grazia e sensibilità che il cinema hollywoodiano sembrava aver perso. Il cast è uno dei punti di forza della pellicola -non a a caso candidati dall' Academy ed in corsa per una statutetta - grazie allinterpretazione della bellissima e talentuosa Vera Farmiga e alla giovane promessa Anna Kendrick. Una citazione a parte merita il divo George Clooney, finalmente in un ruolo perfetto per le sue corde, privo delle solite espressione gigionesche e convincente come non mai.

L'alchimia perfetta tra ironia sottile e gusto malinconico, ben sottolineata dai dialoghi brillanti e inquadrature minimali e colonna sonora folk, rende la pellicola un piccolo trattato della nuova commedia americana aggiornata ai tempi della crisi. Candidata giustamente a 6 premi Oscar.


VOTO 7,5

2 commenti:

Paolo ha detto...

Questa recensione conferma una mia sensazione. Questo è un film molto intelligente e poco adatto al pubblico italiano. Al becero pubblico italiano. Voglio vederlo, poi scrivo anche io. ;)
Bravo Mirko.

-mIRKo- ha detto...

Devi assolutamente vederlo! probabilmente hai ragione quando affermi che è poco adatto al grande pubblico italiano, ma ormai conosciamo i suoi gusti (vedi box office ogni anno) e ce ne facciamo una ragione.
Chi ama realmente il Cinema sà cogliere ogni sfumatura ;)