lunedì 12 maggio 2014

LEI

Regia: Spike Jonze
Distribuzione: BIM
Sceneggiatura: Spike Jonze
Fotografia: Hoyte Van Hoytema
Montaggio: Eric Zumbrunnen
Costumi: Casey Storm
Scenografie: K.K. Barrett

Musiche: Arcade Fire & Owen Pallett
Con: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde.
Durata: 125'








Siamo a Los Angeles, in un futuro non troppo lontano, in cui vive Theodore (Joaquin Phoenix), un uomo sensibile e complesso che si guadagna da vivere scrivendo lettere personali e toccanti per altre persone. Distrutto dalla fine di una lunga relazione, Theodore resta affascinato da un nuovo e sofisticato sistema operativo che promette di essere uno strumento unico, intuitivo e ad altissime prestazioni. Incontra così “Samantha”, una voce femminile sintetica (Scarlett Johansson nella versione originale e Micaela Ramazzotti nella versione italiana) vivace, empatica, sensibile e sorprendentemente spiritosa. Via via che i bisogni e i desideri di lei crescono insieme a quelli di lui, la loro amicizia si fa sempre più profonda finché non si trasforma in vero e proprio amore.
Spike Jonze è un genio narrativo dalla fantasia visionaria che rifugge qualsiasi concetto precostituito, nella sua carriera da regista solo quattro film nell’arco di quindici anni e tutti originali, complessi e cerebralmente intensi come Essere John Malkovich e Il Ladro di Orchidee (che segna la collaborazione con un altro genio quale lo sceneggiatore Charlie Kaufman) e Nel Paese delle Creature Selvagge  romanzo per ragazzi di Maurice Sendak adattato per il grande schermo con lo scrittore Dave Eggers.

Questo film invece scritto interamente da solo - capace di aggiudicarsi l’oscar per la migliore sceneggiatura - rappresenta il lavoro più intimo e sofferto del regista. Uno script che ha avuto una gestazione decennale che racconta in maniera personale e non convenzionale il rapporto tra uomo e donna, la natura stessa del sentimento amoroso.
Un lavoro complesso, stratificato e sofisticato che alterna momenti drammatici e romantici ad altri con toni comici e alcuni di riflessione immersi in una storia universale come una relazione interpersonale aggiornata in futuro prossimo.
Qui ci troviamo davanti al sublime per quanto concerne le interpretazioni, con un Joaquin Phoenix ai massimi livelli, una Scarlett Johansson perfetta la cui voce presenzia più del suo fisico (vincitrice del Marc’Aurelio come miglior attrice al Festival di Roma) e per il comparto tecnico impeccabile, dalla fotografia patinata come un filtro di Instagram, ai costumi vintage e la splendida colonna sonora firmata Arcade Fire e Owen Pallett.

Una strana storia d’amore combinata ad una meditazione sulla società e sulla tecnologia e le sue prospettive e derive. Una meravigliosa e melanconica riflessione su ciò che siamo e dove stiamo andando. Uno sguardo sincero e romantico sulla vita e la sua complessità indagate nel profondo. Un amore autentico, seppur virtuale in uno degli amori più originali, divertenti e struggenti degli ultimi anni che va a toccare le corde più intime della natura umana servendosi con poesia della tecnologia.


VOTO 8

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