martedì 5 ottobre 2010

Two lovers


Regia di James Gray
Produzione: USA 2008 Bim
Sceneggiatura: James Gray, Ric Menello
Fotografia: Joaquin Basa-Asay
Genere: Drammatico
Con: Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw, Isabella Rossellini, Moni Moshonov
Data di uscita: 27/03/2009
Durata: 100








Dopo la trilogia malavitosa iniziata con Little Odessa, proseguita poi con The Yard e i Padroni della notte presentato a Cannes nel 2007 Julian Gray spiazza tutti e si cimenta con il genere sentimentale, progetto alquanto impervio e complicato dimostrando tutte la sua duttilità cinematografica nonché il suo tangibile talento.
In Two Lovers il regista e sceneggiatore americano torna nei luoghi a lui cari, e precisamente Brighton Beach nei pressi di Brooklyn a New York avvalendosi ancora una volta del suo attore feticcio Joaquin Phoenix, fratello del compianto River, per narrare la delicata storia di Leonard (Joaquin Phoenix), che torna a vivere con i suoi genitori dopo un fallimento amoroso ed un tentato suicidio. Una volta tornato nel luogo natio ed in cura antidepressiva, incontra due donne molto diverse tra loro: Sandra (Vinessa Shaw), figlia di un uomo d’affari ed amico di famiglia intenzionato a rilevare l’attività del padre, e Michelle (Gwyneth Paltrow), tormentata ed affascinante vicina di casa, amante di un facoltoso avvocato.

Con lirico rigore Gray racconta i drammi sentimentali dell’uomo moderno traendo ispirazione da un racconto di Dostoevskij Le notti bianche, affidando le sorti della narrazione ad un punto di vista intimo, notturno e reale, scandagliando il mal de vivre di un uomo ferito che torna ad innamorarsi e lentamente alla vita, prima di lasciarsene nuovamente sopraffare. Per una volta l’amore non è oggetto di commedia sentimentale a lieto fine, ma ha il sapore amaro della resa, della delusione e delle lacrime senza patetismi retorici o urlati delle tragedie. Lo sguardo della cinepresa è garbato, sommesso quasi celato, scegliendo le atmosfere notturne e anonime, per narrare tutte le contraddizioni sentimentali e le sue imprevedibili pieghe con il tocco disarmante della leggerezza riuscendo ad orchestrare il gioco intimista delle parti, con uno stile che evita i cliché insinuando la disperata quietezza della vita capace di riverberare malinconie e illusioni, degni di un poema visivo che si evidenzia per finezza, penetrazione emotiva ed intensità, grazie anche all’ennesima superlativa prova di Phoenix ed una convincente e seducente Paltrow. Un dramma amoroso contemporaneo, minimalista e sofferto e per questo un film raro ed imponente nella sua semplicità.

VOTO 7,5

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