venerdì 11 settembre 2009

Segnali dal futuro - Knowing


Regia di Alex Proyas

Titolo originale: The Knowing

Produzione: USA Gran Bretagna 2009 Eagle Pictures

Sceneggiatura: S. Hazeldine/R.D. Pearson/J. Snowden/S. White

Montaggio: Richard Learoyd

Fotografia: Simon Duggan

Musiche:Marco Beltrami

Genere: Action-Thriller

Interpreti: Nicolas Cage, Rose Byrne, Chandler Canterbury, Lara Robinson, D.G. Maloney

Data di uscita: 04/09/2009

Durata: 121’




Il prologo ci conduce nel 1954 a Lexington, Massachusetts. In una scuola elementare i bambini sono invitati ad immaginare il futuro e disegnarlo; i loro lavori vengono inseriti in una capsula del tempo, dove rimarranno sepolti per 50 anni prima di essere nuovamente aperta. La piccola Lucinda (Lara Robinson) scrive sul suo foglio invece una serie di numeri, suggeriti da strane persone che le bisbigliano quella sequenza nella sua mente.

Nel 2009 la capsula viene disseppellita ed ogni studente riceve uno dei disegni contenuti al suo interno. Il piccolo Caleb Koestler (Chandler Canterbury) riceve la sequenza numerata di Lucinda, e da quel momento anche lui inizia a sentire e vedere gli uomini che bisbigliano.

Il padre di Caleb, John (Nicolas Cage), è un professore di astrofisica rimasto vedovo ed iperprotettivo nei confronti del figlio, dopo aver visionato il foglio toccato a Caleb, si accorge che la sequenza numerica indica perfettamente, in ordine cronologico, le maggiori sciagure che si sono verificate negli ultimi 50 anni con il corrispettivo numero di deceduti, ma dal foglio risultano ancora 3 disastri che ancora devono verificarsi.

Alex Proyas, regista di culto grazie ai suoi due film d’esordio “Il corvo” e “Dark city”, torna a dirigere una pellicola di fantascienza ad alto budget dopo “Io, robot” con Will Smith, tratto da uno dei libri di Asimov.

Questa volta è una sceneggiatura originale, sviluppata dopo un lavoro durato ben otto anni da Ryan Douglas Pearson (“Codice Mercury”), ed il risultato è un action-thriller adrenalinico e ansiogeno, passando per il genere sci-fi e flirtando con quello catastrofico, per sfociare infine nella metafisica dal sapore new age. Ed è tutto qui il limite del film, l’ambizione di una commistione di varie anime non sempre bilanciate a dovere, altrimenti la tensione e la profondità delle immagini sono magistralmente coordinate da Proyas, che ancora una volta dimostra il suo talento visivo, sfruttando tutte le potenzialità della nuova RedOne, la miglior camera a mano digitale disponibile al momento, dando ampio sfogo al suo estro, in particolare nelle scene dei disastri ( la parte in piano sequenza dello schianto aereo è da antologia) componendo le immagini chirurgicamente, riuscendo a tenere sempre ben teso il filo narrativo e le atmosfere, rese incisive anche grazie all’ottima colonna sonora di Marco Beltrami.

Nicolas Cage si trova a suo agio ormai in questo sfarzoso thriller apocalittico, sfoggiando la sua ben nota espressività caratteristica, guadagnandosi senza infamia e senza lode la sua pagnotta, tornando finalmente a convincere, dopo una serie di pellicole poco riuscite.

Di certo non un capolavoro, ma nonostante sia un blockbuster, Proyas riesce comunque ad imporre il suo stile per buona parte del film, con le ovvie cadute immancabili in alcune parti, dovute probabilmente all’ingerenza degli studios per renderlo appetibile al grande pubblico, rimanendo comunque un ottimo prodotto commerciale, che non rinuncia ad indurre alla riflessione abbinata alla spettacolarizzazione che esige ogni popcorn movie che si rispetti.

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